I suoi rifiuti e il suo superfluo
Lascia un commento18/08/2016 di ZENZEROB™
Non abbiamo le statistiche dell’ultimo trimestre, ma immaginiamo che, fra i cittadini italiani macchiatisi di reati d’omicidio, non vi siano clienti abituali di negozi bio.
Sono supposizioni, sono preconcetti, che però con tutta probabilità reggerebbero alla prova dei fatti.
Nella nostra immaginazione, i clienti abituali di negozi bio sono soprattutto di genere femminile, sono attenti alla linea e alla salute, con punte sfumate d’ipocondria, cercano di mantenere dei rapporti cordiali col prossimo. E non uccidono.
Nella nostra immaginazione, i clienti abituali di negozi bio sono terribilmente ricchi.
I clienti italiani di negozi bio effettuano una scelta: fra le varie opportunità, optano per dei prezzi più alti in cambio di una qualità superiore.
In Algeria, essere bio non è una virtù, ma una necessità. In assenza di supermercati e men che meno di discount,né hard né soft, non resta che recarsi al negozietto all’angolo o al mercato più vicino. E magari si acquista dell’olio oliva buonissimo, come quello nel quale noi intingiamo ogni mattina il pane tempestato di granelli della benedizione.
Il nostro olio della colazione proviene da Jijel, zona rinomata proprio per questo prodotto. La categoria dell’extravergine qua non esiste. Esiste solo un tipo d’olio d’oliva: quello vero. Punto.
Nutrirsi qui costa. Tantissimo. Preferiamo non soffermarci sulle difficoltà del popolo nel far quadrare i conti. Abbiamo già sfiorato il tema, che in ogni caso risulta di facile comprensione per chiunque.
Riflettiamo invece sul fatto che qui il cibo ha un valore e, soprattutto, è un valore. Da queste parti sarà ben difficile trovare nella spazzatura una pesca o una carota. Con quel che costa la.frutta e la verdura, si acquisterà solo lo stretto necessario. Stesso discorso per pasta, riso e ogni altro alimento da consumarsi previa cottura.
Al ritorno in Via Sofficino, anche noi staremo molto più attenti alle quantità e alla qualità del contenuto del nostro carrello. Anche noi in passato abbiamo peccato.
Una società si giudica dal suo sacchetto della spazzatura. L’opulento mondo occidentale, che non sa più come.e dove smaltire i suoi rifiuti e il suo superfluo, ha poche speranze di redenzione.